lunedì 25 giugno 2007

quali-instruzioeuindicatoren

P r e m e s s a
Già nel maggio 2000 la Commissione UE aveva presentato una serie di indicazioni finalizzate a definire alcuni aspetti e principi sulla qualità dell' istruzione scolastica nei Paesi membri Con l'allargamento dell' Unione, sono stati necessari alcuni aggiornamenti e il " gruppo di lavoro " sugli indicatori di qualità ha effettuato ulteriori modifiche ed aggiornamenti alla precedente relazione.
L'obiettivo principale della relazione - che sotto riportiamo integrale -é quello di stabilire una serie di indicatori sulla qualità dell' istruzione scolastica, destinati a facilitare la valutazione dei sistemi a livello nazionale , a permettere successive comparazioni nei diversi settori scolastici dei 26 Paesi membri ed, in ultima analisi, a permettere l' individuazione di questioni c o m u n i da approfondire, in un quadro di ampia cooperazione.
L e s f i d e sulla qualità dell' istruzione nell ' U. E.
Gli indicatori e i riferimenti utilizzati nella presente relazione hanno consentito di individuare le cinque sfide seguenti:
la sfida del sapere;
la sfida della decentralizzazione;
la sfida delle risorse;
la sfida dell'integrazione sociale;
la sfida dei dati e della comparabilità.
A livello dell'Unione europea, la sfida principale resta quella di garantire ad ogni europeo un elevato livello di istruzione scolastica.
I quattro grandi settori valutati
Il gruppo di lavoro propone un numero limitato di sedici indicatori vertenti sui quattro settori seguenti:
- livello raggiunto nei settori delle matematiche, della lettura, delle scienze, delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC), delle lingue straniere, della capacità di "imparare con metodo" e dell'educazione civica;
- riuscita e transizione: tale indicatore individua la capacità degli studenti di portare a conclusione gli studi, verificando il tasso di abbandono, il completamento dell'insegnamento secondario superiore, nonché la percentuale di scolarizzazione nell'insegnamento superiore;
- controllo dell'istruzione scolastica: tale indicatore consente di verificare la partecipazione degli operatori ai sistemi scolastici, attraverso una valutazione e un pilotaggio dell'istruzione scolastica, nonché valutando la partecipazione dei genitori;
- risorse e strutture: tale indicatore si basa in particolare sulle spese consentite in materia di istruzione per studente, sull'istruzione e sulla formazione degli insegnanti, sul tasso di frequenza di un istituto pre-primario, ma anche sul numero di studenti per elaboratore.
Per ogni indicatore, la presente relazione analizza i dati disponibili (rappresentati da grafici e tabelle) e individua gli elementi comuni ai vari Stati membri, avvia il dibattito sollevando alcune questioni di fondo e illustra infine esempi di buone procedure.
- ASPETTI SPECIFICI DEI 16 INDICATORI
Matematiche
Una solida formazione nelle matematiche, che dia accesso a competenze di analisi, di logica e di ragionamento numerico, è alla base di ogni programma scolastico. Tuttavia, secondo i dati disponibili, sussistono differenze consistenti a seconda delle priorità assegnate nei programmi scolastici alla geometria piuttosto che all'algebra, ad esempio.
Sviluppare un metodo di insegnamento che possa garantire un'attitudine favorevole nei confronti della matematica; incoraggiare gli alunni a sviluppare e a mantenere le loro conoscenze nel settore; definire se possibile le competenze e le attitudini comuni verso la matematica, che i cittadini europei dovrebbero possedere; queste sono le sfide principali riguardanti la matematica.
Fra le buone procedure vanno segnalate quelle di Cipro che ha bandito concorsi di matematica per gli studenti di ogni età, quella della Francia che ha creato un osservatorio nazionale per l'insegnamento della matematica e quella della Germania che ha elaborato alcuni supporti ad uso degli insegnanti.
- Lettura
La capacità di leggere e di comprendere i testi è una condizione di base per lo sviluppo delle conoscenze, per lo sviluppo personale e per l'integrazione sociale degli individui. La relazione mostra che l'ambiente familiare e le caratteristiche personali di alcuni studenti (come il sesso) svolgono un ruolo importante.
Alcune questioni restano aperte per quanto riguarda il modo di migliorare l'accesso ai libri negli istituti secondari, nelle biblioteche e nelle librerie; come incoraggiare la partecipazione dei genitori all'apprendimento dei loro figli; come attirare i giovani verso la lettura (pubblicità, televisione, CD-ROM, ad esempio).
Fra gli esempi di iniziative nazionali si trova quella della Germania che ha fatto pervenire gratuitamente agli studenti alcuni quotidiani nazionali, il contenuto dei quali è stato trattato sistematicamente dagli insegnanti; anche interessante è l'esperienza della Svezia che ha incoraggiato i genitori a trascorrere mezz'ora al giorno leggendo un buon libro insieme ai loro figli di 10-12 anni.
- Scienze
La scienza sviluppa negli studenti le capacità di analisi, di investigazione e di sperimentazione: facoltà indispensabili per il progresso tecnologico. La relazione sottolinea l'esistenza di importanti differenze fra i vari paesi nelle conoscenze scientifiche e l'importanza dei fattori quali la motivazione, il sesso, le prassi metodologiche, lo stato degli studi scientifici, l'occupazione, ecc.
Incoraggiare gli studenti a interessarsi in maniera sufficiente alle scienze e promuovere l'apprendimento attraverso metodi più efficaci collegati alle esperienze pratiche, sono gli elementi sui quali la relazione sollecita un dibattito.
Fra le buone procedure, la relazione sottolinea l'iniziativa "Schola ludus" della Repubblica slovacca, destinata a promuovere l'insegnamento delle scienze tramite un'esposizione interattiva, facente il giro del paese; così come l'iniziativa europea "Donne e scienza" che illustra la storia delle scienze attraverso le realizzazioni delle donne.
Tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC)
Le TIC rivestono un'importanza crescente nella vita di tutti i giorni consentendo di sviluppare un nuovo modo di apprendere, di vivere, di lavorare, di consumare e di divertirsi.
Nonostante le differenze esistenti per quanto riguarda il ruolo svolto dalle TIC nei programmi di insegnamento scolastici (in alcuni paesi le TIC sono considerate come strumenti e in altri come materie a sé stanti), la maggior parte dei paesi prevede di potenziare l'utilizzazione delle TIC.
Alcune questioni restano aperte per quanto riguarda il modo in cui si potrebbe ²incoraggiare l'utilizzazione delle TIC da parte di tutti, anche da parte degli ambienti più svantaggiati e più esposti della popolazione, nonché la formazione degli insegnanti di tutte le discipline ai necessari livelli di competenza.
L'Islanda, ove tutti gli alunni del ciclo superiore hanno un proprio elaboratore portatile, costituisce un esempio e un obiettivo che tutti i paesi europei dovrebbero perseguire. A livello europeo, le iniziative eEurope e eLearning () sostengono l'impiego delle TIC.
- Lingue straniere
La conoscenza di più lingue comunitarie è divenuta una condizione sine qua non per tutti i cittadini dell'UE che desiderano beneficiare delle possibilità offerte sul piano professionale e personale dal mercato unico.
Secondo i dati disponibili, sembra che vi sia un collegamento fra la lingua ufficiale del paese e l'attitudine dei giovani a parlare un'altra lingua: i paesi la cui lingua non è dominante (come nel caso della Danimarca, della Svezia e di altri paesi) sono più motivati nei confronti dell'apprendimento di un'altra lingua, rispetto ai paesi che utilizzano una lingua dominante (come ad esempio la Francia, la Spagna o altri). Alcuni fattori sociali e culturali svolgono del pari un ruolo importante in tale contesto. Promuovere l'interesse dei giovani per l'apprendimento delle lingue, sviluppare metodi per aumentare la fiducia degli alunni nell'affrontare una lingua diversa da quella materna, restano gli obiettivi più importanti. In Belgio, il Ministero dell'istruzione garantisce una formazione in 18 lingue europee e non europee. A livello europeo, Label è destinato a incrementare l'interesse per l'apprendimento delle lingue ponendo in risalto i progetti innovativi.
Capacità di "imparare con metodo"
Saper apprendere durante l'intero arco della vita significa garantirsi il successo nel mondo del lavoro e nella società. Per imparare in maniera efficace è necessario sapere come imparare e disporre di un insieme di strumenti e di strategie utili per realizzare tale obiettivo.
Non vi sono ancora dati per l'intera Europa, anche se alcuni Stati membri hanno già sviluppato metodi il cui fine è quello di comprendere le ragioni del successo e del fallimento negli studi scolastici. La sfida consiste nel riuscire a garantire che le competenze relative alla necessità di imparare in maniera efficace divengano priorità politiche, in modo che si possano adattare di conseguenza i programmi scolastici e promuovere la formazione permanente degli insegnanti.
- Educazione civica
Preparare i giovani a divenire cittadini significa anche dare ad essi una cultura civica basata sui principi della democrazia, dell'uguaglianza e della libertà, nonché del riconoscimento dei diritti e dei doveri. La relazione individua in particolare la difficoltà di promuovere la diversità sociale e culturale e la necessità di sensibilizzare gli insegnanti sul loro ruolo nello sviluppo dell'alunno come cittadino.
In Grecia, ogni anno i liceali eletti si riuniscono nel Parlamento e discutono di questioni di attualità. In Italia, tutti gli istituti scolastici sono dotati di uno statuto dei diritti e dei doveri dell'alunno.
- Percentuale di abbandono scolastico
Spesso coloro i quali abbandonano il sistema scolastico non hanno né competenze fondamentali, né formazione professionale e incontrano quindi varie difficoltà nella ricerca di un posto di lavoro. Una forte resistenza a seguire una strategia di formazione durante l'intero arco della vita espone tale categoria di persone alla minaccia della disoccupazione di lunga durata.
La relazione sottolinea che l'esistenza di nette differenze fra i vari paesi non va collegata soltanto alle differenze fra i sistemi educativi ma anche alle disparità socioeconomiche. In Germania, ad esempio, un sistema di formazione in alternanza, nel quale l'alunno segue un tirocinio presso un'impresa, pur continuando a seguire un insegnamento professionale, permette di ottenere una qualifica professionale. D'altra parte la percentuale di casi di fallimento scolastico può essere collegata a fattori economici quale un elevato tasso di disoccupazione, nonché la disparità fra economia urbana e rurale, ecc.
Il Consiglio europeo di Lisbona, nel marzo del 2000, ha fissato l'obiettivo di dimezzare entro il 2010 il numero dei giovani di 14-18 anni che hanno terminato soltanto il ciclo inferiore dell'insegnamento secondario. Nei Paesi Bassi, l'abbandono scolastico prematuro viene limitato da una cooperazione fra le scuole a livello regionale; in Germania alcuni partner industriali offrono possibilità di tirocini.
- Completamento dell'insegnamento scolastico superiore
Le percentuali di completamento dell'insegnamento scolastico superiore sono indici importanti del buon funzionamento dei sistemi educativi. La relazione mette in risalto il fatto che il successo di un alunno non può essere separato dal contesto del resto della carriera scolatica, né dalla congiuntura economica del paese.
Aumentare la motivazione dei giovani e permettere ad essi di comprendere meglio il collegamento esistente fra il sapere teorico e l'attività pratica, nonché promuovere un maggior interesse degli alunni sulla necessità di sviluppare la formazione durante l'intero arco della vita, sono gli obiettivi principali.
- Percentuale di scolarizzazione nell'insegnamento superiore
Le possibilità offerte dall'insegnamento superiore diventano sempre più importanti. È tuttavia essenziale prevedere la tendenza della domanda alla luce dello sviluppo delle nuove tecnologie, delle tendenze del mercato del lavoro, ecc.
La relazione segnala le differenze esistenti fra i sistemi scolastici, segnatamente per quanto attiene ai programmi di insegnamento scolastico (alcune materie vengono trattate a un livello di insegnamento non superiore in alcuni paesi e a un livello di insegnamento superiore in altri) e per quanto riguarda la disponibilità o meno di formazione professionale (in mancanza di una formazione professionale, i giovani continuano i loro studi). Un mercato del lavoro saturo spinge spesso coloro i quali hanno difficoltà a trovare un posto di lavoro, ad iscriversi al ciclo di insegnamento superiore. Una percentuale di scolarizzazione elevata avrà quindi come conseguenza una manodopera molto qualificata, il che renderà la ricerca del posto di lavoro in alcuni settori ancora più difficile per coloro i quali non hanno un diploma superiore.
Un elevato tasso di scolarizzazione, entro una determinata fascia di età, avrà del pari una significativa ripercussione sulle persone non disponibili al lavoro in un momento determinato. La relazione osserva inoltre che il tasso di scolarizzazione fra le ragazze è generalmente più elevato rispetto ai ragazzi.
Fra gli elementi da studiare la relazione menziona: la relazione fra il rapporto ragazzi/ragazze in alcune discipline, la reazione fra la scelta dell'insegnamento superiore e il mercato del lavoro, la relazione fra i tassi di scolarizzazione delle classi di età superiori e la produttività del mercato del lavoro, ecc.
- Valutazione e pilotaggio dell'istruzione scolastica
La valutazione e il pilotaggio consentono alle scuole di compararsi ad altri organismi simili. Tutti i paesi sono alla ricerca degli strumenti migliori per rilevare lo stato di efficienza delle scuole e ciò avviene attraverso una valutazione interna o esterna, ovvero attraverso una valutazione che combina questi due elementi.
In Austria, è stato aperto un sito Internet a uso delle scuole per consentire a queste di ottenere informazioni, idee, proposte di procedure per lo sviluppo dei programmi scolastici. La presente relazione costituisce a sua volta un valido contributo a livello europeo per migliorare i sistemi di valutazione in Europa.
- Partecipazione dei genitori
La partecipazione dei genitori all'istruzione dei propri figli ha conseguenze importanti per il miglioramento del funzionamento della scuola, della qualità dell'istruzione e dell'educazione dei figli. La relazione sottolinea come la partecipazione dei genitori può avvenire su base volontaria attraverso una partecipazione diretta nelle attività educative ovvero tramite organismi consultivi, associazioni di volontariato e club extrascolastici.
Questo indicatore solleva importanti questioni di fondo sul ruolo e sull'influenza dei genitori, per quanto riguarda il valore aggiunto che questi possono fornire e le circostanze nelle quali il loro contributo risulta più pertinente e utile.
Vi sono numerose buone procedure e va segnalata soprattutto quella della Germania ove vengono organizzati seminari a uso dei genitori al fine di informarli circa i nuovi sviluppi nel campo dell'apprendimento e dell'insegnamento.
- Istruzione e formazione degli insegnanti
Il ruolo e lo status degli insegnanti stanno conoscendo cambiamenti senza precedenti: la necessità di una formazione continua nei confronti dei nuovi strumenti (TIC) si accompagna alla necessità di far fronte ad esigenze e ad aspettative in continuo cambiamento. I paesi europei hanno un urgente+ bisogno di formazione iniziale di qualità, appoggiata da buoni tirocini professionali e da un perfezionamento professionale continuo.
La relazione sottolinea che anche se si dispone di dati sulla formazione iniziale degli insegnanti (cfr. la rete EURYDICE ()), risulta più difficile reperire i dati riguardanti la formazione permanente. Tale indicatore distingue da un lato l'istruzione e la formazione generali/specializzate per l'insegnamento delle materie, dall'altro, la formazione pedagogica e pratica connessa alla professione di insegnante.
Anche se esistono notevoli differenze, la relazione propone un dibattito sulle misure da adottare affinché gli insegnanti aggiornino le proprie conoscenze, nonché sul modo di retribuire e di trattenere gli insegnanti particolarmente efficaci.
-Percentuale di frequenza degli istituti pre-primari
L'istruzione prescolastica fornisce un importante contributo allo sviluppo emotivo e intellettuale del bambino, facilita il passaggio dall'apprendimento ludico all'apprendimento formale e contribuisce al successo scolastico. L'educazione prescolastica, che riguarda i bambini di almeno tre anni, deve essere basata su un personale adeguatamente formato.
Numero di studenti per elaboratore
Tutti devono poter apprendere a utilizzare in maniera efficace un elaboratore: la scuola deve poter disporre di un numero adeguato di elaboratori. D'altra parte, nella misura in cui la tecnologia conosce rapidi cambiamenti, è a volte preferibile dare alla scuola meno computer garantendone però la sostituzione a mano a mano che diventano obsoleti. Di fronte alla necessità di dotare un gran numero di scuole di attrezzature costose, alcuni sistemi educativi si sono orientati verso forme di partnership con il settore privato. Rendere economicamente interessante l'investimento degli istituti scolastici e dei partner nella messa a disposizione degli elaboratori resta l'obiettivo principale da realizzare.
- Spese consentite in materia di istruzione per studente
La parte di risorse finanziarie destinate all'istruzione dipende da una decisione fondamentale che i governi nazionali devono prendere. Si tratta di un investimento i cui benefici si fanno sentire solo a lungo termine, con sensibili ripercussioni nei settori-chiave, come nella coesione sociale, nella concorrenza internazionale e nella crescita duratura.
La relazione sottolinea come la differenza di prosperità economica svolga un ruolo importante. In Scozia, partnership di tipo pubblico-privato consentono alle collettività locali di finanziare i programmi di risistemazione delle scuole. Ripartire in maniera efficace il budget nei vari livelli locali e regionali; facilitare la partecipazione del settore privato senza mettere in pericolo l'integrità del sistema scolastico, sono sfide cui devono far fronte in Europa i vari sistemi scolastici.
- Contesto
In occasione della conferenza di Praga, svoltasi nel giugno del 1998, i ministri dell'istruzione dell'Unione europea (UE) e dei paesi candidati hanno proposto di costituire un gruppo di lavoro composto da esperti nazionali. Tale gruppo doveva segnatamente individuare una serie di indicatori o di riferimenti atti a facilitare la valutazione dei sistemi di istruzione a livello nazionale.
Gli esperti hanno presentato la loro relazione in occasione della riunione dei Ministri dell'istruzione degli Stati membri dell'Unione europea e dei paesi candidati, svoltasi a Bucarest nel giugno del 2000.
Sulla base di una proposta della Commissione e di contributi degli Stati membri, il Consiglio ha adottato il 12 febbraio del 2001 una relazione sugli obiettivi concreti futuri dei sistemi di istruzione e di formazione . Si tratta del primo documento che definisce a grandi linee un approccio globale e coerente delle politiche nazionali nel campo dell'istruzione, articolato su tre obiettivi distinti:
migliorare la qualità e l'efficacia dei sistemi di istruzione e di formazione nell'Unione europea;
consentire a tutti l'accesso all'istruzione e alla formazione durante l'intero arco della vita;
aprire i sistemi di istruzione e di formazione sul mondo.
In esito all'approvazione della Relazione sugli obiettivi concreti futuri dei sistemi di istruzione e di formazione, la Commissione ha preparato un programma di lavoro comprendente circa 29 indicatori per il settore dell'istruzione e della formazione in generale.
- ATTI COLLEGATI
Programma di lavoro dettagliato sugli obiettivi dei sistemi di istruzione e di formazione in Europa [Gazzetta ufficiale C 142 del 14.06.2002].
Conclusioni del Consiglio, del 14 febbraio 2002, sugli sviluppi della relazione sugli obiettivi concreti futuri dei sistemi di istruzione e di formazione nella prospettiva di una relazione congiunta del Consiglio e della Commissione da presentare al Consiglio europeo della primavera del 2002 [Gazzetta ufficiale C 58 del 05.03.2002].
Raccomandazione () del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 febbraio 2001, sulla cooperazione europea in materia di valutazione qualitativa dell'istruzione scolastica [Gazzetta ufficiale L 60 dell'01.03.2001].
Raccomandazione (CE) n. 561/98 del Consiglio, del 24 settembre 1998, sulla cooperazione europea per garantire la qualità dell'insegnamento superiore [Gazzetta ufficiale L 270 del 07.10.1998].
Raccomandazione 98/561/CE del Consiglio, del 24 settembre 1998, sulla cooperazione in materia di garanzia della qualità nell'istruzione superiore .-viga-